Chi non conosce la ben nota espressione Trick ‘r Treat? Halloween è diventata una delle festività più celebri e attese in molte parti del mondo, soprattutto nei paesi anglofoni, ma la sua vera essenza ha una storia molto più antica e profonda. Sebbene questa festività sia associata ad elementi e travestimenti che strizzano l’occhio al mondo del mistero e dell’oltretomba, Halloween ha però una valenza altamente simbolica di riconnessione con il nostro passato e, nello specifico, con la possibilità di offrire un momento di commemorazione per i defunti, dedicando loro, semplicemente, un momento più intimo e spirituale per ricordarli e sentirli “vicini” nel cuore.
Secondo la leggenda, infatti, durante questo momento dell’anno quel velo che separa il mondo dei vivi da quello dei morti si assottiglia, consentendo uno scambio tra i due regni. celebrazioni attuali. Nel passato “il velo” diventava un punto di transizione, quando con rituali ancestrali, si celebrava la festa celtica pagana di Samhain, che segnava la fine dell’estate e il ritorno dell’oscurità, un momento di transizione cioè tra la fine del raccolto e l’arrivo dell’inverno. Questo passaggio era percepito proprio come un momento di vulnerabilità e di mistero, perché le forze della natura e quelle ultraterrene potevano influire sul destino umano. Per questo si chiedeva anche la protezione degli avi, affinché le intemperie della stagione più fredda non mandassero in malora le scorte e le cibarie dell’inverno.
Non per niente il termine stesso “Halloween” deriva dalla contrazione di “All Hallows’ Eve,” ossia la Vigilia di Ognissanti, che è il momento in cui, nella credenza popolare, i confini tra i mondi si dissolvevano e la protezione degli antenati copriva le popolazioni presenti.
Oggi la festa di Halloween si è evoluta in una festività che oggi celebra il divertimento e la leggerezza, ma che non ha dimenticato le sue origini mistiche. Questa combinazione di elementi antichi e moderni rende Halloween una delle feste più complesse e affascinanti del calendario, un viaggio attraverso il tempo che porta con sé il ricordo di un passato remoto e l’adattamento alle esigenze e ai gusti della società contemporanea.
Da questo antico rito dello Samhain che non era solo per l’appunto una celebrazione agricola, con l’espansione del Cristianesimo, i riti pagani iniziarono a fondersi con le nuove celebrazioni religiose. Nel tentativo di adattare le tradizioni locali alla nuova fede, Papa Gregorio III spostò la festa di Ognissanti al 1° novembre, sovrapponendo così una festività cristiana alla tradizione celtica. Questo sincretismo tra riti pagani e celebrazioni cristiane diede origine a una fusione unica che si espanse fino a trasformarsi nella moderna festa di Halloween. L’iconografia di Halloween, dai costumi macabri alle zucche intagliate, trova in parte le sue radici in questa fusione di elementi cristiani e pagani, mantenendo vivo il ricordo del Samhain attraverso simboli e rituali che ancora oggi suscitano curiosità e fascino.
In Italia, le celebrazioni di Ognissanti e della Festa dei Morti rivestono un’importanza particolare, con una dimensione che va ben oltre il semplice ricordo dei defunti, ma diventa una funzione sociale e spirituale profonda, che coinvolge intere comunità e famiglie. Il 1° novembre, dedicato a Ognissanti, e il 2 novembre, giornata dei morti, rappresentano per un momento di riflessione e di memoria, una tradizione che assume un significato speciale soprattutto nel Sud Italia e in Sicilia. Qui, infatti, la Festa dei Morti si distingue per le sue usanze uniche, che risalgono a secoli di storia e di sincretismo culturale.
In Sicilia la celebrazione dei defunti coinvolge non solo gli adulti, ma anche i bambini, attraverso racconti e riti che trasmettono valori e tradizioni che si tramandano di padre in figlio.
La nostra cultura narra che nella notte tra l’1 e il 2 novembre, i “Morticini” visitano i loro cari ancora in vita, portando doni e dolci come i frutti di Martorana e i Pupi di zucchero per i bambini. La celebrazione dei defunti assume quindi le tinte morbide dell’amore familiare e della loro protezione e la ricorrenza diventa un segno della loro presenza e del legame indissolubile tra generazioni. La ricorrenza diventa espressione della bellezza di una cultura che celebra la vita anche nel momento in cui ricorda i defunti.
Questa, una dimensione spirituale, che si intreccia profondamente con la storia e il folclore locali, una celebrazione sacra, che neppure Halloween in una evoluzione pur moderna, riuscirà a sostituire.
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